Pubblichiamo da La Sentinella.geolocal (leggi articolo originale)
SETTIMO VITTONE – Borgofranco, Settimo Vittone, Carema, Nomaglio e Andrate, tra i centri più colpiti dalle ondate di maltempo che si sono susseguite nel corso degli anni, d’ora in avanti faranno fronte comune contro criticità e rischi idrogeologici che minacciano il territorio. La strada intrapresa è quella della condivisione per fare e contare di più.
È attesa per l’inizio dell’anno, infatti, la firma di un documento congiunto, frutto di una lunga serie d’incontri tra i sindaci dei Comuni interessati, per fotografare nel dettaglio la situazione di dissesto idrogeologico dell’intera area, evidenziandone criticità e priorità d’intervento. Uno strumento che, come ha sottolineato il funzionario regionale competente, Enzo Palmesano, «attraverso una visione organica d’insieme permetterà di mettere in campo una serie di interventi condivisi per risolvere le criticità e mettere in sicurezza il territorio».
«Lo scopo di questa operazione – ha spiegato in dettaglio Sabrina Noro, sindaco di Settimo Vittone e coordinatrice del tavolo di lavoro – è avere una visione complessiva più chiara che faciliti e migliori la gestione del rischio. Il passo successivo – ha aggiunto ancora Noro – sarà la redazione di una mappa aggiornata e dettagliata dei dissesti idrogeologici e dei rischi ad essi collegati, un aggiornamento di piani di protezione civile e il contestuale reperimento di fondi necessari a risolvere in maniera definitiva i problemi esistenti che coinvolgono l’intera area, al di là dei confini dei singoli Comuni. I finanziamenti giunti finora – ha concluso Noro – oltre a essere limitati, sono stati settoriali e non risolutivi. Percià fare massa critica diventa tanto importante».
Proprio a Settimo Vittone si registra una delle situazioni più preoccupanti, da anni in attesa di una soluzione che tarda ad arrivare e che nel frattempo si è ulteriormente aggravata. «L’alluvione dell’aprile 2013 – conferma il primo cittadino – ha peggiorato lo stato del Rio Calamia, che scorre in prossimità delle scuole del paese e che ci mette in ansia a ogni ondata prolungata di cattivo tempo. Un lungo tratto degli argini settecenteschi del corso d’acqua, infatti, non è in sicurezza e se con la pioggia cedessero, franando nell’alveo, ne conseguirebbe l’inevitabile esondazione». Nelle scorse settimane l’amministrazione comunale ha provveduto a trasmettere alla Regione la progettazione aggiornata che, insieme ai progetti preliminari presentati da numerosi altri Comuni, sarà vagliata per poter accedere ai contributi europei stanziati per le opere di messa in sicurezza del territorio. La parole dunque passa agli enti superiori. I Comuni dal canto loro hanno deciso di muoversi insieme.
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